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L’entrata in chiesa della sposa

Ancora un momento tutto vostro mie carissime spose. Quando tutto sarà pronto e ogni dettaglio avrà corrisposto il vostro gusto e il vostro sogno, non rimarrà che vivere in pieno quella favola che con dovizia avete disegnato insieme a lui, il motore del vostro cuore…quanto mi piace quest’espressione, secondo me dice tutto. Non a caso ho utilizzato proprio questo termine in una puntata di Detto Fatto per definire il mio sentimento per Stelvio, mio marito, che ho sposato appena diciottenne…vi auguro lo stesso splendido percorso insieme. Ma come sempre, questo è un altro discorso…da inguaribile romanticona vi coinvolgo sempre nella mia sfera personale! Torniamo al vostro sogno. Questa volta ho pensato di darvi qualche suggerimento sul vostro ingresso in chiesa, il portamento della sposa, altro momento importantissimo nel giorno delle nozze, assolutamente da non sottovalutare. Vi attende un momento solenne, che vi richiede ancora un piccolo sforzo, nonostante la grande emozione. In quel momento infatti, più che mai, sarete le protagoniste, è il vostro indimenticabile ingresso in chiesa…tutti vi aspettano, tutti vi vedranno per la prima volta nel vostro abito nuziale. ve la ricordate per esempio Kate Middleton quanto era incantevole?

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L’entrata in chiesa della sposa

Appena prima di entrare in chiesa, è fondamentale che qualcuno, designato in precedenza, abbia un minuto per stendere per bene lo strascico dell’abito e il velo. Le damigelle servono anche a questo! Vista la solennità del momento vi consiglio di assumere un portamento principesco, elegante, regale. Lo sguardo deve essere sempre rivolto verso l’altare e mai basso, fatevi ammirare, magari evitate di salutare palesemente i presenti ma rivolgete comunque loro un sorriso dolce. Per scaricare un po’ di tensione affidatevi a chi vi accompagnerà verso l’altare, magari proprio il vostro papà, al quale porgerete la mano destra…non me ne vogliate ma state attente a non mettervi a braccetto, lo so che l’idea vi renderebbe più sicure e tranquille, ma purtroppo non è carino da vedersi. La vostra mano destra deve essere appoggiata sul suo braccio…proprio come in questa foto:

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Concentratevi, se ci riuscite, sulla postura: provo a dirvi una cosa. Se sarete capaci in quei pochi ma interminabili minuti a stringere gli addominali sarete ancora più belle e quella morsa vi aiuterà anche nella sfilata all’altare. Provate! E poi il passo. Mie dolci spose dovrete camminare lentamente (con un passo deciso, dinamico, rilassato) e con le gambe allineate, soprattutto se avete scelto di indossare un abito corto, perché i piedi saranno a favore di obiettivo. Se dovrete girarvi e avrete lo strascico, fate attenzione. L’abito, qualsiasi esso sia, non va mai (MAI!) toccato né alzato, ma semplicemente sfiorato…vi aspetto in atelier per qualche prova dal vivo…Per il momento tento una spiegazione “epistolare”…aiutatevi con il braccio, che sempre teso scosterà dolcemente la coda, mentre con il busto e con le spalle vi girerete. In questo modo la vostra immagine sarà sempre elegante. Infine voglio dirvi qualcosina anche sul bouquet, al quale, come ho detto già altre volte, dedicheremo presto un racconto a parte, per spiegarvi come sceglierlo, in base a cosa e perché. In questo caso mi sembra giusto dedicargli una postilla perché anche il bouquet, nella nostra chiacchierata sulla postura gioca un ruolo importante. Se voi sarete rigide lo sarà anche il bouquet e non andrà bene. Non portatelo troppo distaccato dal corpo, altrimenti sembrerà che portiate un vaso o un cero…come accade per esempio in questa foto:

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Se avete optato per un mazzolino di fiori piccolo, tra l’altro di gran moda quest’anno, andrà bene se portato all’altezza dell’ombelico. Se invece avete deciso di essere stravaganti, vi suggerisco per esempio la borsetta di mughetto…che andrà tenuta all’altezza del bacino con due mani; se invece l’abito ha un decoro è bene portarla un po’ più giù così da fare ammirare l’abito; se siete accompagnate andrà tra il fianco e la coscia…ma non giù perché sembrerebbe dimenticata e soprattutto mai di taglio, sempre frontale. Tra le opzioni più stravaganti ho proposto anche, in una puntata di Detto Fatto, per la bellissima Elena non so se vi ricordate, il manicotto. In realtà ritengo che sia perfetto per la sposa sofisticata, molto adatto per esempio ad un abito con le maniche corte e quindi con il braccio nudo. Ebbene, se non avete l’accompagnatore, portatelo come un manicotto semplice, stando ben attente a non far uscire le dita dalla parte opposta. Se invece qualcuno sarà al vostro fianco, allora portatelo all’avambraccio e leggermente sceso, come una specie di grande braccialetto. Attenzione alla mano che spunta: dovrà essere viva e non dimenticata! Ma anche il più classico dei bouquet, andrà bene…come questo per esempio:

sposa-bouquet-passaro-wedding-portamentoE quando finalmente avrete raggiunto l’altare toccherà al padre sollevare il velo, baciarvi sulla guancia e affidarvi al futuro genero con una stretta di mano. Tirate un bel respiro…andrà tutto bene…augurissimi!