L’abito da sposa di mia nuora

Eccomi di nuovo qui, mie carissime. Come promesso qualche tempo fa, nel post precedente vorrei raccontarvi ogni dettaglio del matrimonio di mio figlio con Rosamaria nella speranza che possa deliziare la vostra lettura e, perché no, regalarvi anche qualche spunto! Iniziamo dall’argomento più…scontato per chi mi legge. ovvero l’abito della sposa! Eccolo in foto…posizionato così credo si intraveda tutta la sua bellezza. Elegante, bianco, semplice, particolare, unico.

Vi presento mia nuora Rosamaria, anche se per me è la figlia femmina che non ho mai avuto. Questo è il momento in cui è lei stessa a togliere dalla stampella posizionata al soffitto l’abito che di lì a poco indosserà per andare a sposare Raffaele. Come vi ho già detto, questo è un abito che custodivo già da tempo…mi piace dire che…c’è sempre stato. Il loro amore dura da tanti anni e io ho capito da subito che erano giusti l’uno per l’altra, insieme mi trasmettono quell’ingranaggio perfetto che ritrovo in me e in Stelvio. Ho sempre saputo praticamente che si sarebbero sposati. Così, un po’ di tempo fa, mi sono messa all’opera.

Rosamaria, nel suo essere così bohémien, ma anche un po’ hippy, mi ha ispirato questo modello che in realtà è molto semplice all’apparenza, ma anche molto ricercato in ogni più piccolo dettaglio. La linea dell’abito è ad A ed è caratterizzato da uno sfiocco – coda di tulle che soave, morbido e leggero esce sul di dietro all’apertura del filet.

Le maniche in realtà sono due, sovrapposte: un manicotto fa effetto bombato, seicentesco, donando un gusto un pò provenzale, e poi sopra la mezzamanica sempre in filet, rifinito con lo stesso ricamo che ho fatto realizzare  sul bordo.

Ecco, qui forse, anche se in un primo piano sulla parte superiore, si intravede meglio il ricamo e il tessuto. E’ stato realizzato da tre ricamatrici siciliane: la rete di filet solo lì viene lavorata ancora…e ci vogliono due anni di lavoro! la base del corpino invece è un drappeggiato di seta pura. E poi il velo, anche questo semplice, a taglio vivo.

Questo è un altro dettaglio di cui vi ho già parlato. Rosamaria ha scelto di non indossare gioielli quel giorno, ma di apporre al suo collo, al suo décolleté, questa originalissima croce in legno di Medjugorje, che a mio parere, oltre all’importantissimo e sacro valore religioso, si sposava perfettamente con l’abito. Intendo sia per un discorso di abbinamento di colori che di stile, di gusto. Questo tipo di abito in effetti non richiedeva preziosi. L’ho trovata un’idea davvero originale, che ha mantenuto intatto l’inestimabile aspetto religioso.

Eccomi con lei pochi minuti prima che ultimasse la sua preparazione e proprio mentre le aggiusto il rosario di legno. Vi chiederete: la suocera nella stanza con la nuora il giorno delle nozze? Sì noi abbiamo fatto anche questo…perché ve l’ho detto, per me Rosamaria è come una figlia, e senza mai sostituirmi alla mamma, ho voluto condividere con lei anche questi momenti così importanti, indimenticabili.

Ai piedi ha indossato un paio di ballerine. E’ ovvio che un matrimonio in campagna non le avrebbe consentito di indossare i tacchi. Ma è anche vero che lo stile dell’abito non li richiedeva. Così, come suggerisco sempre a voi, ho fatto realizzare questo paio di scarpe con lo stesso pizzo del vestito. Non trovate siano un amore? Anche senza tacchi si può essere ugualmente eleganti e di classe. E poi diciamo anche che Rosamaria è molto bella, alta, non credo le avrebbero reso giustizia…considerando quanto si è divertita a camminare di qua e di là sul prato per festeggiare il suo giorno…W le scarpe basse!

Eccola sull’Ape che abbiamo utilizzato per arrivare in chiesa.”A bordo” tutta la sua famiglia. Avanti la sorella e al suo fianco papà e mamma. Ricordo ancora l’emozione di quel saluto…indimenticabile!

Questo è quello che accadeva pochi minuti più tardi. Rosamaria faceva il suo ingresso in chiesa sotto braccio al suo papà…visibilmente emozionato…ma diciamoci la verità: quale papà non si commuoverebbe di fronte ad un evento del genere? Lei è sempre stata così…semplicemente radiosa e ha saputo portare con disinvoltura l’abito per tutto il tempo.

Ecco questa è una foto alla quale tengo particolarmente…leggo nella dolcezza di questo bacio di Raffaele sulla fronte di Rosamaria tutto l’amore, gli auguro eterno, che li unisce. Ma, volendo essere anche tecnica, quest’immagine lascia intravedere l’addobbo “a cascata” scelto per la chiesa e “i fiori” (in realtà non sono fiori) che hanno adornato allo stesso modo la sposa, il suo bouquet e l’acconciatura.

Sempre rispondendo al tema dato al matrimonio, a questa celebrazione country chic, abbiamo pensato che avremmo dovuto respirare di tutto quel verde che la natura ci offre, a partire da un semplice prato fino ad arrivare alle erbe profumate che la terra ci regala. E allora ecco che se in testa abbiamo scelto di apporle un pettinone di lavanda, il bouquet dove essere morbido, cascante, ma soprattutto doveva mettere insieme le essenze di stagione: liquirizia, salvia, rosmarino, gelsomino.

Eccoli insieme pochi minuti prima del sì…Qui si vede ancora poco l’acconciatura, ma giuro che ve ne parlerò a breve, ma ancora una volta possiamo notare la magia di questo abito e dei suoi ricami a mano, il taglio lineare sul décolleté, questa sorta di fascia sotto il seno che non stringe ma egualmente disegna.

E poi, l’uscita dalla chiesa. Per loro petali bianchi dal cielo, ma anche riso, consegnato agli invitati tutti in un modo un po’ particolare…Dentro anche qualche spezia..perché si sa…

la vita senza sale e senza pepe…non sa di niente…il tutto dentro il nostro caro e vecchio “boccaccio” che a quanto pare ci accompagnerà per tutto il matrimonio! Ed ecco anche un dettaglio dell’acconciatura. 

Niente di più semplice che questo pettinone ovviamente nascosto da gelsomino e liquirizia e sul quale si poggiava anche il velo…una “composizione” che poi…una volta arrivata in villa…

…è andata ad adornare il cappello di paglia. Vi ho già raccontato che per tutti nostri invitati avevamo messo a disposizione una vera e propria cappelleria…sì una bancarella piena di cappelli che gli invitati potevano scegliere e indossare. Io, per esempio, avevo scelto questo borsalino bordato di marrone perché credo s’intonasse perfettamente con i colori della mia mise, lei invece ha optato per un modello a tesa larga…perfetto sul suo abito!

Guardate un po’? Questo è uno scatto “rubato”, ma che perfettamente racconta le emozioni di quel giorno…”confezionate” in una serie di dettagli importantissimi quanto efficaci. C’è tutto: l’accessorio del cappello, le essenze a cingere la paglia, il crocifisso in legno, e quel filet siciliano che non ha bisogno di altre parole!

Vi mostro questa foto per farvi notare una cosa che non vi ho detto. L’abito finiva con due code che erano “legate” ai polsi…quando Rosamaria camminava o ballava l’effetto era meraviglioso. Qui si diverte con mia sorella Lucia a suon di musica…

Questo è invece un momento in cui si lascia andare a ritmo di pizzica…guardate questo “telo” come si apre e asseconda i suoi movimenti…non è bellissimo? Tra l’altro vi dico un’altra cosa. Se un giorno Rosamaria vorrà riutilizzare quest’abito potrà farlo e in modo molto singolare…diventa una coperta! E poi guardate le ballerine di cui vi ho parlato prima…bellissime sotto quest’abito…che ovviamente non è stato l’unico indossato dalla sposa…Ad un certo punto si è mostrata agli invitati così:

Il modello si chiama Crop Top. Non me ne vogliate, ma non è qualcosa che possono indossare tutti, ma lei è fortunata a poterselo permettere. Rosamaria indossa un abito che ha anticipato la collezione prossima. ma che nella moda di quest’estate ha già fatto boom. Sotto una gonna a ruota, ampia quanto leggera, sopra un corpino a mezza manica con una sorta di mezzo collo aperto. Il tutto è realizzato in patchwork di pizzo valencienne. 

In vita uno scialle di pizzo e frange. Come potete notare ha tolto il cappello, ha lasciato nuovamente sciolti i capelli e messo al polso una bouganville fuxia. Purtroppo le scarpe non si vedono: ha indossato delle espadrillas di macramè.

Questo è l’effetto che ha fatto a mio figlio quando l’ha vista…impossibile non abbracciarla. Devo sinceramente fare un complimento a mia nuora. Entrambi non erano abiti facili da indossare e portare. Ma lei è stata bravissima, disinvolta, come se fossero i suoi da sempre! Il secondo per esempio era più “complicato” del primo. Come potete notare dietro era decisamente scollato, l’effetto nude look è evidente!

Eccoli al momento del taglio della seconda torta…anche qui avremo ancora tanto da dirci…Volevo solo farvi notare che anche Raffaele si è cambiato e non perché è mio figlio…trovo questa seconda mise incantevole, nel modello e nei colori. 

Vi lascio ancora con un’altra foto che adoro, da sinistra: mio figlio Andrea, mia figlia Rosamaria, mio figlio Raffaele. Quel giorno abbiamo festeggiato anche il compleanno del mio secondogenito…quanta gioia…amo la mia famiglia!

Baci e alla prossima!

Pinella